reddito di cittadinanza integrazione

Sono circa 100mila le famiglie a cui sarà sospeso il reddito di cittadinanza. Dopo la discussione in Parlamento sul decretone le regole per accedere al reddito di cittadinanza sono diventate più stringenti. E così sono state richieste delle integrazioni da presentare entro il 21 ottobre. Quelle famiglie che però non hanno presentato la documentazione integrativa si vedranno sospendere il sussidio mensile.

Reddito di cittadinanza sospeso, l’ integrazione

Le integrazioni richieste dall’Inps sono due. La prima serve per attestare che i beneficiari non siano sottoposti a misure cautelari e non siano stati condannati in via definitiva negli ultimi dieci anni. La seconda è una dichiarazione con cui si attesta che nessun componente del nucleo sia diventato disoccupato a seguito di dimissioni volontarie. Infine, per i cittadini extracomunitari c’è una terza dichiarazione, che deve essere rilasciata dalle autorità dello Stato di provenienza e deve essere tradotta in italiano e vidimata dal consolato per accertare il possesso dei requisiti richiesti.

L’erogazione dell’assegno

Solamente l’80% dei beneficiari a cui è stato chiesto di integrare la domanda entro il 21 ottobre l’ha fatto. Quindi quasi il 20% è rimasto fuori, almeno per il momento. I beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno i requisiti per continuare a ricevere il sussidio possono ancora inviare le integrazioni (se non l’hanno fatto entro il 21), ma per loro l’assegno per il mese di ottobre non sarà erogato. Per riavere il reddito e la pensione di cittadinanza devono quindi inviare queste due (tre per gli extracomunitari) dichiarazioni. Anche se non tutti potranno, considerando che qualcuno potrebbe non rientrare nei nuovi requisiti.

Le tempistiche

Sulle tempistiche per inviare l’integrazione non ci sono informazioni certe. Per ricevere la ricarica a fine ottobre era necessario presentare i documenti entro il 21 ottobre. Presumibilmente i termini saranno simili anche per novembre e per tutti gli altri mesi, considerando che l’Inps avrà bisogno di qualche giorno per processare tutte le integrazioni e verificare che i requisiti vengano rispettati, in modo da poter erogare l’assegno a fine mese, come avviene normalmente.

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