reddito di cittadinanza 2022 decurtazioni ricarica

Batosta in arrivo per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza. A partire da febbraio, cioè dal mese in corso, l’Inps ha deciso di decurtare le ricariche Rdc per gran parte dei percettori che beneficiano di alcuni trattamenti assistenziali. Andiamo a vedere quali sono le categorie a cui dimezzeranno la ricarica.

Decurtazioni Rdc, ecco le categorie

  • Per chi riceve gli assegni al nucleo familiare/assegni familiari,
  • Chi usufruisce degli assegni familiari dei comuni ai nuclei numerosi
  • Per chi ha l’assegno sociale/pensione sociale
  • Per chi usufruisce della carta acquisti

Le decurtazioni colpiranno anche chi ha ricevuto un incremento della pensione e a determinate categorie di soggetti che hanno determinate condizioni reddituali.

I tagli, invece, non sono previsti per tutti coloro che dovranno ricevere gli arretrati, per chi ha diritto all’assegno di natalità, per le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute e per chi riceve l’indennità di accompagnamento.

Reddito di Cittadinanza 2022, le date dei pagamenti

Come ormai è noto il Rdc viene pagato in due date differenti. L’Inps ha designato come data dei pagamenti il 15 e il 27 di ogni mese. Tuttavia, in alcuni casi, l’accredito potrebbe avvenire prima o dopo rispetto a queste due date.

La prima delle due date è dedicata a tutti coloro che ricevono per la prima volta il sussidio statale o per tutti quelli che hanno effettuato il rinnovo.

La seconda data, ovvero il 27 di ogni mese, riceveranno il pagamento a chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza.

Il mese di febbraio la ricarica avverrà in anticipo, ovvero il giorno 25 perchè il 27 febbraio cade di domenica per questo motivo il pagamento della misura è stato anticipato.

Reddito di cittadinanza, i requisiti

Per accedere al reddito di cittadinanza occorre essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa. Avere l’Isee inferiore a 9.360 euro. Possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro.

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