La prima offerta di lavoro ai percettori del Reddito di Cittadinanza non dovrà più essere “congrua”. E se i giovani richiedenti – quelli che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni –  non hanno finito le scuole, saranno esclusi dalla platea dei potenziali beneficiari.

Rdc, stop offerta “congrua” e niente assegno a chi non ha finito la scuola

La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento riformulato a firma Lupi (Noi Moderati) che sopprime la parola “congrua” dal testo della norma, che prevede che i percettori decadano dal beneficio qualora non accettino la prima offerta di lavoro congrua.

Proviamo a fare chiarezza. Si reputa “congrua” l’offerta che considera le esperienze e competenze maturate e anche la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento. In particolare, la sede di lavoro dovrà essere presente nel raggio di 80 chilometri e raggiungibile in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici. 

Con la modifica approvata, le cose però cambiano. La prima proposta di lavoro potrà essere localizzata in qualunque zona del territorio nazionale. E se qualcuno non la accetta? Allora scatta l’annullamento del sussidio. In questo modo si restringe notevolmente la platea dei percettori.

Tra i nuovi criteri inseriti figura quello del titolo di studio. A partire da gennaio 2023, chi ha tra i 18 e 29 anni, e non ha completato la scuola dell’obbligo, non avrà diritto al Reddito di Cittadinanza.  Il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Valditara aveva chiesto di introdurre il titolo di studio come requisito fondamentale, visto che attualmente ci sono 140mila percettori che hanno soltanto la licenza media.

Questa stretta si aggiunge alla limitazione temporale: l’assegno che arriverà l’anno prossimo solo per 7 mesi anziché degli 8 previsti. Mentre i datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo indeterminato i beneficiari del Reddito di cittadinanza “si è aumentato da 6mila e 8mila euro la soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali”.

Reddito di Cittadinanza, soldi in anticipo ma molti percettori resteranno a secco

 

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