Potrebbe essere stata una leucemia, rimasta “incomprensibilmente non diagnosticata”, a provocare la morte di Vincenzo Russo, il 45enne di Qualiano deceduto lo scorso 13 aprile all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo un lungo calvario tra visite e terapie. A sostenerlo è lo Studio3A, che assiste la moglie dell’uomo e che ha presentato un esposto alla magistratura.
Qualiano, morto dopo due mesi di forti dolori: forse Vincenzo ucciso da leucemia non diagnisticata
Il sospetto è emerso durante l’autopsia disposta dalla Procura di Napoli, che ha aperto un procedimento penale per omicidio colposo in ambito sanitario. Al momento risultano due medici iscritti nel registro degli indagati.
Secondo quanto ricostruito da Studio3A, Russo ha affrontato una “via Crucis” durata oltre due mesi, con numerosi accessi in diversi presidi ospedalieri, senza che venisse mai individuata la reale causa dei forti dolori e del grave stato di salute. La patologia sarebbe stata trattata erroneamente come una semplice lombosciatalgia. Durante l’autopsia, alla quale ha partecipato anche un consulente incaricato dallo Studio3A, sarebbero emersi elementi compatibili con la leucemia, ma sarà necessario attendere l’esito degli esami istologici e di laboratorio per confermare la diagnosi e accertare eventuali responsabilità penali.
I periti della Procura avranno 120 giorni per depositare le loro conclusioni. Le indagini dovranno stabilire se una diagnosi più tempestiva avrebbe potuto salvare la vita al paziente e individuare eventuali responsabilità da parte dei medici che lo hanno avuto in cura. I funerali di Vincenzo Russo si terranno domani, 30 aprile alle ore 12, nella chiesa di SS Maria Immacolata di Qualiano.