Conferenza Calzona (1)

Prima conferenza stampa per il nuovo allenatore Francesco Calzona che parla ai microfoni della stampa alla vigilia della delicata sfida di Champions contro il Barcellona. In conferenza stampa anche il capitano Giovanni Di Lorenzo.

Le prime parole del nuovo allenatore

Dopo un caloroso ringraziamento alla federazione slovacca per avergli concesso la possibilità di sedere sulla panchina azzurra arrivano le prime dichiarazioni del nuovo allenatore del Napoli.

“Si riparte da oggi, si resetta tutto. Si inizia un nuovo cammino, ho trovato una squadra che si è messa subito a disposizione. Poche parole, perché in questo momento abbiamo bisogno di fatti, per cui ci siamo intrattenuti pochissimo tempo e poi siamo andati subito in campo”.

Cosa può cambiare un allenatore in 24 ore?

Fa paura questo Barcellona? “Un allenatore può cambiare poco, però noi non abbiamo tempo. Dobbiamo accelerare questo processo di apprendimento, per cui io ai giocatori ho detto che non abbiamo più scusanti. Dobbiamo migliorare la nostra posizione in questo momento. poi è chiaro che il Barcellona è una squadra forte, ha passato qualche momento di difficoltà però è una squadra forte, una delle più forti che ci sono in Europa. Per cui chiaramente non abbiamo paura perché noi siamo il Napoli, però nessuno può nascondere che giocano grandissimi giocatori e hanno un top allenatore”.

Chi è Calzona?

“Io ho lavorato con tre grandi allenatori perché includo anche Di Francesco che stimo tantissimo. Mi hanno trasmesso tantissimi concetti che chiaramente mi aiuteranno nel mio prosieguo. Poi io ci ho messo e ci metterò del mio, però per me sono stati tre allenatori importanti”.

Sulla Champions: Sono contento, quando sono salito in tangenziale mi è salita l’adrenalina. Il debutto è importante, subito con un avversario importante, però tutto questo non mi spaventa perché il Napoli è una squadra forte. Deve ritrovare alcuni concetti, però è una squadra forte e questo mi rende felice”.

Cosa dovrà avere domani il Napoli?

Se i giocatori faranno quello che gli chiedo per buona parte della partita io sicuramente sarò felice, perché mi faranno capire che credono alle mie idee, che gli ho spiegato e che ancora non abbiamo messo in pratica. Questo per me sarebbe già un grande risultato. E vuol dire anche che penso che la squadra se fa questo può raggiungere risultati importanti.

Sugli insegnamenti di Sarri e Spalletti

L’allenatore infine si è espresso su quanto gli hanno lasciato Sarri e Spalletti nella sua formazione professionale: “Per me è stata una grande fortuna avere questi due allenatori che mi hanno insegnato tantissime cose. Hanno caratteristiche diverse, ma questo ha fatto sì che io mi sono arricchito ancora di più. Però due allenatori con grandissima personalità, magari diversi nel lavoro sul campo. Mister Spalletti sono stato un anno solo con lui ma è stato un anno intenso. Ho potuto osservarlo, studiarlo, collaborare con lui, anche se è stato solo un anno è stato un anno di grandi insegnamenti. Se li ho sentiti? È successo tutto così in fretta che a parte i miei genitori, uno dei miei due fratelli, la mia compagna e mia figlia non ho sentito nessuno”.

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