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1000 o 2000 euro, era questo il prezzo per riavere l’auto dopo il furto. La modalità è quella del cosiddetto “Cavallo di ritorno”: i soldi per l’autovettura. Per questo motivo i Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli, nella giornata di oggi, 27 settembre 2021, hanno dato esecuzione a un decreto di misura cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due indagati di puteolani.

Questi sono ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro, di furto aggravato di autovetture, ricettazione ed estorsione, commessa con le modalità del cosiddetto “cavallo di ritorno”.

“Cavallo di ritorno” a Pozzuoli

L’attività investigativa, condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Monteruscello, trae origine dai numerosissimi delitti di furto e di ricettazione di autovetture perpetrati nel Comune di Pozzuoli e nelle zone limitrofe, a partire dal mese di settembre 2018.

Il modus operandi utilizzato nella commissione dei reati era sempre lo stesso: attraverso una rete di intermediari, si provvedeva a contattare la vittima alla quale era stata rubata l’autovettura. Si chiedeva, quindi, una somma di denaro, solitamente tra i 1.000 e 2.000 euro, in base alla sua disponibilità economica. Infine si fissava un appuntamento per lo scambio: i soldi per l’autovettura.

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