Ha solo 14 anni l’aggressore che ha pestato il ragazzo di 16 anni, Ciro, al Granatello di Portici dopo uno sguardo “di troppo” all’ex fidanzatina. Il giovanissimo è stato identificato e denunciato dalla Polizia Locale dopo indagini flash che hanno permesso di identificarlo.
Portici, 16enne pestato al Granatello: identificato e denunciato l’aggressore. Ha solo 14 anni
L’aggressione è scattata per motivi personali. Secondo una prima ricostruzione, la vittima aveva fatto un cenno di saluto ad una ragazza. Il gesto non sarebbe passata inosservato agli occhi del 14enne, ex della giovane, presente sul posto. Il ragazzino, in preda a uno scatto di gelosia, si è scagliato contro Ciro prendendolo a pugni in faccia. Mentre si consumava il pestaggio, i compagni dell’aggressore hanno bloccato gli amici di Ciro impedendo loro di intervenire in sua difesa. Una scena di violenza inaudita.
La vittima ha riportato una lesione sotto l’arcata oculare, che ha richiesto dieci punti di sutura, e diverse fratture maxillo-facciali che necessitano di un intervento chirurgico. È attualmente ricoverato all’ospedale Maresca di Torre del Greco, ma potrebbe essere trasferito all’Ospedale Cardarelli o all’Ospedale del Mare per l’operazione. La famiglia ha sporto denuncia e ha segnalato la vicenda al parlamentare Francesco Emilio Borrelli.
Il sindaco di Ercolano: “Inflessibili contro chi esprime violenza”
Dell’episodio si è interessato anche il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, che ha fatto visita alla giovane vittima in ospedale: “Chi sceglie la violenza, chi gira armato e pensa di poter seminare terrore nelle nostre strade, deve sapere che andrà incontro alla giustizia.L’aggressore è stato individuato e fermato e adesso ci aspettiamo una pena certa. È davvero difficile capire cosa spinga questi giovani ad esprimere tanta barbarie. Dobbiamo essere inflessibili contro chi sa esprimere solo violenza e prevaricazione, ma dall’altro lato bisogna investire di più nell’educazione e nella formazione dei ragazzi, aiutandoli a crescere nel rispetto, nel dialogo, nella consapevolezza che la violenza non porta da nessuna parte. L’unica vera strada per il riscatto personale e sociale resta lo studio, la cultura e la legalità”.