alfredo erra killer anna borsa

E’ stato arrestato presso una stazione di servizio nei pressi di San Mango Piemonte, sull’A2, autostrada del Mediterraneo. Alcuni agenti della Polizia Stradale l’avrebbero riconosciuto e l’hanno ammanettato. Poche ore fa avrebbe ucciso la ex, Anna Borsa, 30 anni, presso il salone di bellezza dove la giovane lavorava, a Pontecagnano Faiano.

Arrestato l’ex di Anna Borsa: in manette Alfredo Erra

Anna ed Alfredo si erano lasciati circa otto mesi fa. Lei ormai frequentava un altro, ma Erra non si era rassegnato alla fine di quella storia. Fino poche settimane fa condivideva ancora le foto che li ritraevano insieme. E poi una valanga di post, per lo più pubblicati pochi giorni fa, che oggi suonano come i segnali di un delitto imminente, forse premeditato. Si tratta di avvertimenti, minacce rivolte all’attuale ragazzo di Anna, frasi cariche di rabbia e disprezzo.

“Abbiamo camminato insieme dall’adolescenza – si legge in un post -, ma mi volevi mettere lo sgambetto. Ma nel fosso ci vai tu, credimi”. E poi: “Secondo me tu mi vuoi sfidare, vuo fare il fighettino, ma sei solo una merda. Alla fine vali meno di quest’ultima, ma non mi irritare che ti faccio ricoverare…”. “Vi pensate di farmi fare la pallina di tennis. Ora ve la faccio mangiare”. L’ultima, del 27 febbraio: “Se ti bacerà, sentirà il mio sapore”.

In queste ore una vera e propria shit storm si è scatenata sul profilo pubblico di Alfredo Erra. Decine di utenti stanno commentando la sua bacheca e i suoi post riempiendolo di insulti. Un’ondata di indignazione che il popolo web ha riversato su di lui, principale indiziato del femminicidio che ha sconvolto questa mattina la tranquilla cittadina di Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno.

La sparatoria

Questa mattina Alfredo è passato dalle parole ai fatti, dalle minacce via social alla pistola. Entra nel salone di bellezza di via Tevere dove Anna lavora con la scusa di volerle parlare, annuncia di partire per Milano: con sé ha un trolley. Poi, dopo un saluto, estrae l’arma da fuoco e sventaglia una raffica di proiettili. Uno di questi centra la ex alla testa. Mentre Anna cade a terra esanime, Alfredo Erra con la pistola ancora fumante scappa dal luogo del delitto e si dà alla fuga. Non è chiaro se abbia un piano o meno, ma la sua libertà dura poco. Una pattuglia della Stradale lo riconosce sull’A2 e lo blocca, mentre cerca di scappare, in stato confusionale, da quelle ossessioni che l’hanno portato a uccidere una ragazza innocente.

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