ANGRI – Amante in preda alla follia aggredisce e minaccia di morte la moglie del “compagno”. È stata condannata a quattro mesi di reclusione, pena sospesa, una donna di Angri: i fatti risalgono al 2012. Durante il processo, la vittima ha raccontato che dopo aver scoperto la relazione del marito, decise di controllare il suo cellulare, sul quale arrivavano diverse telefonate da parte dell’imputata. Anche dieci al giorno, tra cellulare e telefono di casa, e in orari notturni, con tanto di minacce verso la parte offesa.

Tra le due ci furono però anche incontri in prima persona. Come quando a gennaio 2012, l’imputata seguì la vittima con l’auto, minacciando di farle del male. A suo dire, neanche la denuncia presentata ai carabinieri servì a fermarla. Episodio ancor più grave quando la moglie tradita scoprì il marito insieme alla donna, in un bar. Alla richiesta di spiegazioni, l’imputata l’aggredì, colpendola con schiaffi e graffi al viso, tirandole poi i capelli. Le ulteriori testimonianze hanno poi confermato la veridicità del racconto della vittima.

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