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Patto camorra e politica a Giugliano, Poziello e Liccardo si avvalgono della facoltà di non rispondere

Interrogatori Di Garanzia Poziello Liccardo

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia che il gip questa mattina ha celebrato nel carcere di Poggioreale. L’ex sindaco Antonio Poziello e l’ex consigliere comunale Paolo Liccardo, entrambi difesi dall’avvocato Michele Giametta, hanno tenuto le bocche cucite.

Patto camorra e politica a Giugliano, Poziello e Liccardo si avvalgono della facoltà di non rispondere

 

Come apprende Teleclubitalia, però, i due indagati si sono detti disponibili a farsi interrogare nel corso delle indagini preliminari, dopo aver avuto il tempo necessario a esaminare gli addebiti rivolti e le contestazioni contenute nella corposa ordinanza cautelare da 1500 pagine con cui la Procura di Napoli ricostruisce il presunto patto intercorso tra camorra e un pezzo della politica giuglianese. 

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Il legale dei due arrestati, Giametta, ha annunciato che l’ordinanza verrà impugnata in sede di Riesame. Sarà il “Tribunale della libertà” a decidere se alleggerire la misura degli arresti e se, valutate le esigenze cautelari, disporre o meno la scarcerazione di Liccardo e Poziello. 

Ieri altri due interrogatori

 

Ieri intanto sono stati sottoposti a interrogatorio di garanzia anche i due pezzi da novanta del clan Mallardo, Giuseppe dell’Aquila, detto ‘o Ciuccio, e Domenico Pirozzi, alias Mimì ‘o Pesante, entrambi parte attiva del patto che la Procura di Napoli ha ricostruito. Dell’Aquila, con la complicità della moglie, Patrizia Giuliano, avrebbe reinvestito i proventi delle tangenti derivanti dagli appalti truccati, mentre Pirozzi era di fatto il referente del clan che si interfacciava con i politici corrotti. I due affiliati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

 

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