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E’ stata un’overdose di farmaci probabilmente a stroncare la vita di Umile Bonin, detta “Mila”, la 26enne trovata morta ieri a Pagani nella sua abitazione in via Malet, traversa del centro storico. Dopo aver scoperto il cadavere della figlia, la madre, Maria Ferraioli, 68 anni, ex infermiera, non ha retto al dolore e, in preda alla disperazione, si è lanciata dal balcone schiantandosi al suolo dopo un volo di diversi metri.

Madre e figlia vivevano assieme. Una famiglia perbene e riservata, dicono i residenti, segnata dagli stati depressivi di Mila e dal suo malessere interiore, peggiorato dopo la separazione coniugale dei genitori. La ragazza aveva già dato segno di instabilità nei mesi scorsi, quando aveva consumato degli atti di autolesionismo, senza riportare gravi conseguenze. A seguirla nel suo drammatico percorso la madre, che aveva lavorato anche al Nord, prima di rientrare a Pagani, per assistere la figlia passo dopo passo. Tutto inutile, purtroppo: ieri la morte della ventiseienne è avvenuto per abuso di medicinali. Forse un gesto volontario.

Sul posto sono intervenuti subito i militari della tenenza carabinieri di Pagani e due autoambulanze della Croce Bianca, arrivate quando tutto era concluso, e le due donne giacevano oramai prive di vita, una nella sua stanza e l’altra sull’asfalto, sul retro del palazzone che domina il quartiere alle spalle di Piazza Corpo di Cristo. Il viale che porta al fabbricato si è subito riempito di persone e curiosi, attirate dal passaparola. I militari dell’arma hanno trovato medicinali sparpagliati a terra e il corpo senza vita di Mila steso sulla stanza da letto. Il cadavere di Maria, invece, è stato rinvenuto sull’asfalto, nel cortile adiacente al palazzo di residenza.

 

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