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Si chiamava Pasquale Izzo ed era originario di Poggiomarino (Napoli) l’operaio morto sotto il sole cocente a Lodi mentre stava installando la segnaletica stradale.

Operaio di Napoli ucciso dal caldo mentre lavora in strada: addio a Pasquale

La tragedia si è consumata mercoledì scorso. Pasquale – come spiega Internapoli.it – era in compagnia di un collega nella piazzola ecologica di via Secondo Cremonesi. Era impegnato nell’installazione della segnaletica quando si è sentito male e si è accasciato a terra. In pochi minuti il 44enne originario di Poggiomarino è stato trasportato al Pronto soccorso del vicino ospedale Maggiore. In ospedale, però, ogni rianimazione è risultata vana e l’uomo è stato dichiarato morto. La causa è stata messa in relazione con l’eccessivo caldo. Probabilmente un infarto dovuto alle alte temperature registrate in questi giorni.

“Un dramma assurdo quanto evitabile – sottolinea la segretaria generale per Pavia e Lodi della Cisl, Elena Maga -. Innanzitutto, c’è una circolare Inps che dice chiaramente che al di sopra dei 35 gradi centigradi, in edilizia, può scattare la cassa integrazione senza problemi. Poi, sotto il sole, in questa stagione, il lavoro su asfalto e cemento andrebbe messo in discussione e gestito assolutamente diversamente. Non bisognerebbe sempre arrivare ai morti alle situazione estreme per cambiare le cose. Bisognerebbe fare articolazione oraria in modo diverso. Lavorare di notte. Immediatamente farò un’interrogazione a Ats per vedere se venivano rispettate tutte le regole di lavoro e altrettanto faremo con la Prefettura”.

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