“Voglio giustizia e tutta la verità”. A parlare in un’intervista rilasciata al Mattino è Donato De Caprio, il salumiere e noto tiktoker napoletano, figlio di Rosa Gigante, la donna di 72 anni uccisa nella sua abitazione a Pianura, quartiere di Napoli.

Omicidio Rosa Gigante, parla il figlio Donato: “Mi aspetto giustizia e verità”

“La sofferenza che sto provando è troppo forte per poter esprimere qualsiasi opinione ma una cosa è certa: mia madre era una donna lucida e nel pieno delle sue facoltà intellettive”, ha aggiunto Donato, specificando che la 72enne “era una donna vigile e cosciente che non può essere definita invalida all’infuori dell’unico problema che aveva in quanto non vedente”.

I fatti

Quel tragico pomeriggio di martedì Rosa sarebbe stata prima aggredita, poi soffocata con un laccio o un filo di ferro. Sul suo corpo sono stati trovati anche ustioni alle mani e all’addome: chi l’ha uccisa ha tentato di darle fuoco forse per sbarazzarsi delle prove dell’omicidio. Del delitto è accusata Stefania Russolillo, 46 anni, vicina di casa della vittima, attualmente in stato di fermo, che agli inquirenti avrebbero reso parziali ammissioni. In un primo momento la donna – tra l’altro in cura presso un centro d’igiene mentale e affetta da gravi problemi psichiatrici – avrebbe messo al corrente il compagno del delitto e confessato successivamente ai poliziotti di “aver fatto un guaio” e di aver ucciso l’anziana signora.

La 46enne nega le accuse

Poi, però, trasferita in Questura negli uffici della Squadra Mobile e alla presenza del pm Maurizio De Marco, la vicina di casa di Rosa avrebbe cambiato versione: “Non ho mai detto al mio compagno di aver fatto quella cosa, non ho ucciso io la signora e tanto meno dato fuoco ai suoi vestiti”.

Il movente del litigio tra le due donne, secondo gli inquirenti, è  legato alla posta che arrivava nel condominio di via vicinale Sant’Aniello e in particolare alle bollette: l’anziana era convinta che Stefania gliele rubasse, per questo nella tarda mattinata di martedì l’ha invitata a entrare in casa sua e le ha chiesto spiegazioni. Tra le due sarebbe poi nata una lite, sfociata infine nel sangue.

Disposta autopsia

Nelle prossime ore Stefania comparirà davanti al gip chiamato a convalidare l’arresto. Nel frattempo è stata disposta l’autopsia sul corpo della povera Rosa per fare luce sulle cause del decesso e chiarire quale sia l’arma utilizzata dalla presunta assassina – se un martello o un laccio in plastica – per uccidere l’anziana donna. “Quello che è successo è talmente grave – ha proseguito infine il figlio Donato – che non trovo le parole per dire altro e chiedo rispetto per questo momento di estrema sofferenza”.

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