Si è conclusa ieri pomeriggio a Pontecagnano, nel salernitano, la latitanza del diciassettenne evaso dallo scorso giugno dall’Istituto Penale Minorile di Bari. Si tratta del minorenne, originario del rione Traino, condannato per l’omicidio e la soppressione del cadavere di Gennaro Ramondino, avvenuto a Pianura nel settembre 2024.
Omicidio Ramondino, catturato a Pontecagnano il 17enne evaso dal carcere lo scorso luglio
La fuga risale al luglio scorso, quando il giovane si calò dalla sua cella con un lenzuolo. L’operazione è stata condotta su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e coordinata dalla Squadra Mobile partenopea. Le indagini, frutto di una complessa attività investigativa, hanno permesso di ricostruire la rete di contatti del minore e di localizzarlo nel territorio salernitano, dove si era rifugiato presso l’abitazione di un conoscente.
Nel corso dell’operazione, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, con il supporto del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Salerno, hanno fatto irruzione in una villetta rurale, sorprendendo il minore e il trentatreenne che gli prestava ospitalità. L’uomo è stato arrestato per favoreggiamento personale e possesso di documenti falsi, sequestrati durante la perquisizione.
All’interno dell’abitazione è stata rinvenuta una pistola con matricola abrasa e relativo munizionamento, nascosta sotto il letto del latitante, a conferma della sua pericolosità e del suo legame con gli ambienti della criminalità organizzata della periferia occidentale di Napoli. Il minore è stato quindi condotto presso un Istituto Penale Minorile.