Avrebbero pilotato gli appalti sia presso la SMA Campania, società in house della Regione Campania, che presso il Comune di Napoli: è quanto ricostruito in un’indagine condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, al termine della quale sono state eseguite – su richiesta della locale Procura – 9 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti. 

Napoli, tangenti per pilotare appalti alla Sma e al Comune: cinque arresti

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti. 

A finire in manette c’è Luciano Passariello, già consigliere regionale di Fratelli d’Italia, poi passato a Forza Italia, candidato ma non eletto alle Politiche 2018. È accusato di aver ricevuto, tra il dicembre 2017 e il febbraio 2018, oltre ventimila euro in contanti e “in nero” da diversi amministratori e rappresentanti di società attive nel settore ambientale a sostegno della sua candidatura alla Camera nel 2018 nel collegio uninominale di Napoli-Ponticelli.

Gli due destinatari della stessa misura cautelare sono Alessandro Soria, responsabile area manutenzione del territorio della Sma Campania e Cosimo Silvestro, responsabile relazioni esterne ed industriali della stessa società.

Secondo i pubblici ministeri Henry John Woodcock e Ivana Fulco, Passariello, “abusando della sua posizione” di consigliere regionale e presidente della Commissione regionale di inchiesta sulle società partecipate, ha “sponsorizzato e di fatto determinato la nomina di Lorenzo Di Domenico, indagato a sua volta, prima come amministratore unico e poi come consigliere delegato della Sma”. L’ex consigliere regionale avrebbe poi spinto lo stesso di Domenico “a dare o promettere, anche per il tramite di Agostino Chiatto”, dipendente della Sma già distaccato presso la segreteria particolare di Passariello, “a lui stesso o a terzi” l’aggiudicazione di diverse gare d’appalto, tra cui quella per la manutenzione dei veicoli della Sma, affidata a un’autofficina segnalata dallo stesso consigliere.

Gli altri arresti

Disposti gli arresti domiciliari per Agostino Chiatto, dipendente della Sma, distaccato presso la segreteria di Passariello, e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore d’una delle aziende coinvolte nell’inchiesta.

Per un altro indagato è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Obbligo di dimora per un’altra persona. Divieto temporaneo, invece, per due persone coinvolte nell’inchiesta. I baschi verdi hanno infine eseguito un sequestro preventivo della somma di circa 700mila euro.

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