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E’ stata abbattuta questa mattina la casa di Davide Marotta, l’attore partenopeo diventato popolare negli anni ’80 grazie alla pubblicità della Kodak. La battaglia che l’artista ha portato avanti in queste settimane non è riuscita a fermare le ruspe. All’alba – come anticipa Fanpage.it – le pale meccaniche sono entrate in azione e hanno iniziato a demolire l’abitazione che si trova in via Cupa Principe, a Poggioreale.

Ruspe in azione, all’alba distrutta la casa di Davide Marotta

Marotta viveva da decenni in un ex rudere dell’Ottocento, oggetto dal 1999 di un ordine di demolizione. Nell’immobile viveva insieme alla mamma disabile e al fratello. Ha raccontato anche alle telecamere, nei suoi ultimi appelli tv e appelli web, che tra quelle mura ci era nato. Da anni ha condotto battaglie legali per fermare le ruspe. Nel 2022 aveva vinto il ricorso al Tar che aveva sospeso il diniego del Comune al condono, ma la procedura di abbattimento è proseguita in Procura e ha portato questa mattina all’esecuzione del provvedimento di demolizione.

La scorsa settimana, l’attore ha inscenato un sit-in di protesta davanti alla sua casa, insieme a parenti, amici e semplici cittadini, per salvare l’ex rudere dall’abbattimento. Ha poi consegnato le chiavi alle forze dell’ordine in segno di resa e di disponibilità a negoziare. Non c’è stato niente da fare. All’alba di oggi, 21 novembre, le ruspe si sono azionate. Per Severino Nappi, capogruppo della Lega in Campania, il “Comune di Napoli è rimasto indifferente e la giustizia sorda al buon senso. Il primo non ha dato seguito alla sentenza del Tar. La seconda non ha neppure preso in considerazione una serie di elementi importanti e ha avuto fretta di chiudere questa partita”.

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