piazza municipio napoli prima dopo

E’ finita nell’occhio del ciclone la nuova piazza Municipio. Uno dei centri nevralgici della vita pubblica di Napoli, liberata dopo 22 anni dalle gabbie dei cantieri, ha lascito delusi gran parte dei partenopei. Dopo l’accoglienza tiepida dei primi giorni, c’è chi ha azzardato le prime critiche, fino alla bocciatura definitiva che arriva dal popolo del web sotto forma di post e commenti.

Napoli, Piazza Municipio non piace: il confronto tra prima e dopo

Spulciando sui social, quasi tutti lamentano l’assenza di spazi verdi e di fontane. Una distesa di cemento che da Palazzo San Giacomo arriva al Molo Beverello. “Un tempo aiuole e fontane esprimevano la ricchezza di questa storica piazza – scrive Antonio -, eppure dopo 20 anni di cantieri e lavori forzati abbiamo restituito alla città la miglior architettura cimiteriale del secolo”. E ancora: “Non è una piazza da capitale europea. Una landa desolata. In estate, col caldo, sarà ancora più abbandonata”.

Piazza Municipio ha rispettato la lunga tradizione dei cantieri infiniti della città di Napoli. Il progetto di riqualificazione fu presentato dalla giunta Iervolino e fu consolidato da dieci anni di sindacata di Luigi De Magistris. L’inaugurazione è toccata all’amministrazione Manfredi. Ma l’esito non proprio entusiasmante del risultato finale non è sfuggito neanche ai piani alti della macchina comunale. Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture, mobilità e lavori pubblici del Consiglio comunale di Napoli, non ha lesinato commenti negativi: “Dopo tanti anni di lavoro e dopo i tanti milioni di euro spesi, sinceramente non mi aspettavo di restituire ai napoletani questa Piazza, in questo modo. Adesso è una landa desolata. Una lingua di cemento che nei prossimi mesi, con il caldo e senza alcun arredo urbano, sarà fruibile soltanto ai triatleti o agli Iron man”.

Nuovi lavori?

Appare quindi inevitabile imboccare la strada di nuovi lavori per rendere l’arredo urbano della piazza più ricco di verde e corrispondente alle aspettative della città: “Spero di poter presenziare al prossimo Consiglio Comunale per discutere con il Sindaco, nella sede istituzionale, dell’argomento”, conclude Simeone. L’obiettivo sarà rendere quel confronto tra il “prima” e il “dopo” meno impietoso di quello che appare oggi.

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