Napoli. Ancora un’aggressione ai danni del personale sanitario. Accade a Scampia, quartiere di Napoli, dove una famiglia chiama il 118 per soccorrere il padre che poco prima aveva perso coscienza.

L’episodio è stato raccontato e denunciato dalla pagina Facebook “Nessuno tocchi Ippocrate”. “Il 12 aprile, alle 4 del mattino, l’equipaggio giunge sul posto e trova circa quindici persone sotto il palazzo”.

Tra queste ci sono alcune donne, particolarmente agitate, le quali “incominciano a prendere a pugni l’ambulanza attribuendo al 118 un ritardo inesistente”.

Ciononostante, il medico dell’ambulanza chiede ai familiari a che piano si trova l’appartamento del paziente. Ma scopre che l’uomo non è in casa, ma steso in un auto parcheggiata sotto l’edificio.

“In pratica, i familiari pretendevano che il 118 portasse il paziente dalla macchina al suo domicilio al terzo piano. Al diniego è scattata l’aggressione verbale con minacce di morte“, si legge nel post dell’associazione. L’equipaggio si allontana e nel frattempo vengono allertati i carabinieri.

“Nonostante ci troviamo in un momento così difficile, in cui siamo tutti coinvolti nell’emergenza coronavirus, le aggressioni continuano a non mancare. L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, da sempre vicino al personale sanitario, esprime vicinanza e solidarietà alla postazione Scampia”, conclude.

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