Napoli. E’ finito in manette Salvatore Nurcaro, uno dei capi riconducibili al clan Reale, rimasto vittima di un agguato, in Piazza Nazionale, nel corso del quale è stata ferita anche la piccola Noemi.

L’arresto

Ieri sera, su delega della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, di Napoli, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di sei indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, trasporto, commercializzazione e vendita di sostanza stupefacente, estorsione, detenzione illegale di arma da fuoco, per conto del clan Reale – Rinaldi, operante sul territorio di San Giovanni a Teduccio.

Gli elementi acquisiti hanno consentito di ricostruire l’operatività del clan REALE con particolare riferimento alla gestione delle piazze di spaccio che costituisce una delle ragioni del ventennale scontro tra il clan RINALDI/REALE e il clan MAZZARELLA.

Ricostruito il movente dell’agguato

E’ emerso, infatti, che NURCARO, nel tentativo di recuperare delle somme per saldare il debito con un membro del clan Formicola, abbia cominciato a pretendere il denaro delle piazze di spaccio del clan Mazzarella.

Le attività, oltre a confermare l’attualità dell’inserimento di NURCARO Salvatore nel clan Reale – Rinaldi, hanno permesso anche di riattualizzare il ruolo di tutti gli affiliati già emergenti dalle intercettazioni svolte da novembre 2015 sino a novembre 2016, in particolare di REALE Pasquale (cl.1996), REALE Antonio (cl.1991) e REALE Vincenzo (cl.1997), fornendo un chiaro riscontro alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

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