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Cinque arresti e un divieto di dimora. E’ il bilancio dell’operazione effettuata questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli ai danni del clan Rinaldi di San Giovanni a Teduccio.

Napoli, colpo al clan Rinaldi: cinque arresti e un divieto di dimora

A finire in manette, su disposizione della DDA Antonio Cuomo, calsse 1969. Cuomo è ritenuto gravemente indiziato di aver tentato di uccidere nel 2016 Giuseppe Vatiero, attingendolo con colpi di arma da fuoco al cranio e alla spalla. La vittima è rimasta gravemente menomata. L’episodio criminoso rientra nell’ambito della faida che ha visto contrapposti, secondo gli inquirenti, il clan Caldarelli delle “Case Nuove” e il clan Rinaldi di San Giovanni a Teduccio.

I due gruppi criminali si contendevano l’egemonia del lungomare di Napoli per il controllo e la gestione degli affari illeciti. I Rinaldi, in fase di espasione, avrebbero agito sotto l’influenza dell’Alleanza di Secondigliano, decisa a soppiantare i Mazzarella. Le investigazioni della Squadra Mobile di Napoli, coordinate dalla D.D.A. di Napoli, hanno consentito, altresì, di ricostruire l’esistenza e l’operatività nell’area territoriale delle Case Nuove, zona popolare del quartiere Mercato, nel centro storico di Napoli, di un gruppo organizzato dedito all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento cautelare dispone la custodia in carcere anche per altri cinque indagati. Si tratta di Giuseppe Rinaldi, nato a Napoli il 7.04.1987. Elio Papi, nato a Napoli il 26.01.1988. Giovanni Bruno, nato a Mugnano di Napoli il 28.09.1991; nonché gli arresti domiciliari per l’indagato Giuseppe D’Angeli, nato a Napoli il 13.05.1994. Infine dvieto di dimora nella provincia partenopea a carico dell’indagata Anna Campanile, nata a Napoli il 5.02.1953.

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