“Ho vissuto attimi di panico, usciva tantissimo sangue e pensavo di morire”. Così il tifoso di 38 anni che domenica è finito al pronto soccorso dopo essere stato ferito al torace nei pressi dello stadio Maradona. 

Napoli, accoltellato davanti allo stadio: “Ho pensato di morire”

Era in compagnia di un gruppo di coetanei con bandiere e sciarpe in vista dei festeggiamenti ed è stato trafitto da una lama all’altezza del petto. La ferita, per fortuna, non ha leso organi vitali e se la caverà con una decina di giorni di prognosi.

A spiegare come sono andate le cose è lo stesso 38enne, originario di Casalnuovo, ma residente da anni nelle Marche. Al Mattino ha dichiarato: “La persona che mi ha aggredito senza nessun motivo è un criminale sciolto – fa sapere la vittima – Con la macchina voleva passare in mezzo alla folla che stava festeggiando fuori dallo stadio e tentava di mettere sotto la gente che era lì. A quel punto è uscito dall’auto e con aria minacciosa verso un mio amico gli ha detto: “Ti schiatt’ a capa, toglietevi”. Io io gli dico: “Dai è una festa non roviniamola”. Lui si gira e mi spinge indietro con un pugno, all’altezza del petto. Io dopo circa 20/30 secondi mi accorgo della coltellata. Ho vissuto attimi di panico, usciva tantissimo sangue e pensavo di morire. Sono di Napoli ma vivo fuori e ho un figlio e a breve me ne arriva un altro”.

Sulla vicenda è intervenuto il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli: “Piena solidarietà alla vittima che per fortuna si è salvata anche grazie al pronto intervento del personale medico. È sempre difficile in termini di sicurezza gestire numeri enormi di persone in movimento”.

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