Canoni idrici e Tares, esplode la protesta. Stamattina mattina il municipio è stato preso letteralmente d’assalto: in cinquanta, perlopiù anziani, hanno infatti manifestato tutto il loro disappunto per i rincari (dal 5 al 40 per cento) applicati sulla tariffa della Tares, le cui bollette sono arrivate nelle case dei cittadini pochi giorni fa. Momenti di tensione, insomma, per cui si è reso necessario l’intervento dei vigili urbani e dei carabinieri.

 

La posizione dell’amministrazione comunale. “Comprendo le ragioni di chi protesta – dice il sindaco Giovanni Porcelli – La Tares è una tassa iniqua, ingiusta, soprattutto per i cittadini campani. Una parte dei proventi della tassa vengono dirottati allo Stato e alla Provincia. Purtroppo siamo diventati dei semplici esattori: siamo costretti ad applicare le direttive dello Stato, che ci ha imposto determinate modalità di calcolo. In passato c’era maggiore flessibilità – aggiunge il primo cittadino – ora invece lo Stato chiede agli enti locali di riallinearsi con l’anno corrente”.

 

Uno striscione contro il biocidio. Un altro gruppo di manifestanti, entrato all’interno del municipio, ha poi esposto uno striscione con la scritta “Stop biocidio”, tema molto sentito nel mondo ambientalista e dei comitati civici che si oppongono alla realizzazione dell’inceneritore.

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