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A seguito di complessa attività di indagine di natura patrimoniale, tesa all’aggressione  dei patrimoni di mafia, personale della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli ha dato esecuzione al decreto  di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione,  ai  sensi della normativa antimafia, nei confronti di Giovanni BORRELLI nato a Napoli il 25.11.1971.

Il predetto, detenuto dal 04.12.2008, è persona di elevatissima pericolosità sociale, inserito prima nel clan camorristico denominato “clan DI LAURO” fino al 2004, e poi transitato nel gruppo originato dalla scissione da quest’ultimo denominato “clan AMATO PAGANO”, dal nome dei capi Amato Raffaele e Pagano Cesare. Sodalizi criminali operanti nei quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia e nei comuni limitrofi di Casavatore, Melito e Mugnano e la cui cruenta contrapposizione per la gestione degli affari criminosi, in primis quelli legati alla vendita di sostanze stupefacenti, ha generato svariati episodi di sangue.

Il Borrelli, dedito sin da giovanissimo a reati contro il patrimonio per i quali riportava varie condanne, ha poi fatto l’ingresso nei ranghi della criminalità organizzata, assumendo un ruolo rilevante nella gestione delle attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il predetto veniva, tra l’altro, condannato ad una pena definitiva di anni 13 per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; si trova, allo stato, detenuto presso la Casa di Reclusione di Spoleto, in quanto destinatario di un provvedimento di “cumulo pene” emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli in data 29.06.2016, che irrogava una pena di sedici anni e due mesi di reclusione.

Il citato decreto del Tribunale di Napoli, emesso in accoglimento di articolata proposta del Questore di Napoli, formulata a seguito di complessa e prolungata attività investigativa svolta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali, ha disposto il sequestro del seguente bene immobile intestato alla moglie del proposto, in considerazione della sproporzione tra il suo valore e le lecite capacità economiche del proposto e del suo nucleo familiare:

Un appartamento di 4 vani ubicato in Melito di Napoli alla via Sandro Pertini nr. 20. Il valore del bene in sequestro ammonta a circa duecento mila euro.

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