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Diventa un giallo l’audio WhatsApp che sta circolando in queste ore tra politici e consiglieri comunali melitesi. Si tratterebbe di una registrazione captata nel corso di una conversazione privata, durante la quale il congiunto di un sedicente esponente politico lamenterebbe della mancata conferma del parente da parte dell’attuale amministrazione nonostante i voti “elargiti” durante l’ultima campagna elettorale. Uno spaccato inquietante su cui soprattutto i consiglieri d’opposizione chiedono di fare chiarezza.

Melito, misterioso audio gira su WhatsApp: “Sarebbe compravendita di voti. Si faccia chiarezza”

A lanciare la notizia è il Movimento Cinque Stelle Melito, attraverso un comunicato apparso su Facebook. “Ormai è di dominio pubblico, gira tra richieste di amicizia e whatsapp inviati da un contatto anonimo uno e più sonori di persone che in modo alquanto esagitato parlano di voti e di elezioni avvenute – riferisce la nota -. Si sente una voce maschile che rivendica la proprietà di alcune centinaia di voti, grazie all’arrivo tempestivo e risolutivo di alcune, anzi numerose ‘purpette’.

Il comunicato poi precisa: “Non abbiamo idea di cosa si parlava e relativo a quale contesto l’animata discussione si riferiva. Prendiamo nota e registriamo che c’è un tizio, tale Nando, questo è il nome e il profilo sicuramente falso, che vuole in modo anonimo e in tutti i modi far sapere all’universo Melito qualcosa di importante”.

L’episodio, su cui resta il mistero, ha suscitato anche le reazione del consigliere d’opposizione, Nunzio Marrone, che in un video ha tuonato: “Fatti gravissimi, si configurerebbe compravendita e quindi un reato punito dalla legge. Spero che sulla vicenda venga fatta chiarezza. Un fatto del genere mortificherebbe l’abc della democrazia”.

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