Marano. Persone competenti ed efficienti che non sono messi nelle condizioni di lavorare. Spesso ci si accanisce con quello che si vede in superficie e non si approfondisce ciò che non si vede. Lo stato in cui versano gli uffici del comparto delle politiche sociali è uno stato comatoso. Tutto si regge sulla responsabilità ed empatia della responsabile del settore e di alcuni dipendenti, spesso proprio i precari di una vita. Quelli che oggi trovi, quelli che domani non sai se troverai perché ormai si lavora con i bandi a scadenza.

Uffici dislocati in più parti in diversi palazzi. Uffici senza un accesso di rete, uffici senza un computer, una fotocopiatrice, un telefono. Si questa è una cosa apparentemente banale ma invece grave. Per chi si occupa di violenza sulle donne deve obbligatoriamente comunicare con i servizi sociali, con le assistenti sociali. Invece per poter comunicare devi fare le “messe scalze” tra i vari uffici, in diversi giorni, e se non le trovi, perché impegnate in tribunale puoi solo mandare segnali di fumo perché non esiste né un numero fisso né un cellulare di servizio. Questo è un servizio che chi si occupa di violenza sulle donne pretende, e che forse avrebbero dovuto pretenderlo anche altri. Gli uffici in trincea, quelli del segratariato sociale, aperti tutti i giorni ,tra le richieste di contributi REI ai servizi socio assistenziali, socio sanitari sono totalmente privi dei più elementari strumenti di lavoro.

Quando il giorno 29 incontreremo i commissari straordinari per discutere delle misure di contrasto alla povertà e di politiche abitative denunceremo anche lo stato in cui si trovano a lavorare i lavoratori del settore. Questa carenza grave porta inevitabilmente ad errori che ricadono sulla parte più fragile di questa città. Chi frequenta, quasi quotidianamente gli uffici del segratariato sociale per dare risposte ai bisogni dei singoli, avverte immediatamente queste carenze come una ferita profonda. Il 29 chiederemo che risposte si intendono dare alla parte più debole di questa città, al disagio abitativo , al comparto amministrativo. Basta a quasto sfacelo non possiamo più assistere. Commissari, e dirigente del settore,Dott. De Biase, intervengano immediatamente.

Stefania Fanelli, Coordinatrice SINISTRA ITALIANA MARANO

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo