“L’obiettivo era quello di accorciare i tempi del corteo e di evitare problemi di manovra al carro sui era posta la statua del nostro santo patrono”. A parlare, all’indomani delle polemiche scoppiate per il cambiamento del percorso della processione di San Castrese (la statua è entrata nella proprietà della consorte del primo cittadino), è il decano dei parroci di Marano, don Giovanni Liccardo, colui che, in accordo con i rappresentanti dell’associazione San Castrese, ha dato disposizione affinché fosse attuata la contestata deviazione. “Nessun omaggio al sindaco o alla sua consorte, né tantomeno abbiamo ricevuto pressioni da parte dell’amministrazione cittadina – ribadisce il prelato – Si è trattato di una semplice disposizione, tra l’altro già richiesta in passato, onde evitare problemi di manovra al carro. In questo modo abbiamo accorciati i tempi del percorso di circa 40-45 minuti. E’ stata tagliata fuori dal passaggio del santo soltanto un piccolo tratto di strada, poco più di settanta-ottanta metri. C’è da aggiungere, inoltre, che il corteo, anche negli addietro, ha attraversato una parte di quella proprietà privata”.

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