Abusivismo edilizio e inerzie amministrative. In via Vallesana, al civico 120, da ben quindici anni ormai c’è un immobile abusivo acquisito al patrimonio comunale (la presa di possesso del bene risale al 14 dicembre del 1999), tuttora privo di delibera di destinazione da parte del Consiglio comunale. L’immobile, mai completato dall’ex proprietario (Pasquale De Maria), è in condizioni statiche preoccupanti.

Lo stato di pericolo, constatato a più riprese dagli agenti della polizia municipale (l’ultima nota al dirigente dell’area tecnica è del 16 dicembre del 2013), è costituito, tra l’altro, dalla presenza di una precaria recinzione metallica, di materiale di cantiere ancora ben presente nel sito e dalla folta vegetazione che invade il fabbricato e dove si annidano ratti e altri tipi di animali. L’immobile è allo stato inutilizzabile; per renderlo fruibile occorrerebbe un investimento di almeno 100-150 mila euro. Costerebbe molto meno (30-40 mila euro) abbatterlo, ma tutte le amministrazioni che si sono fin qui succedete non si sono mai occupate del problema.

Case, alloggi abusivi, anch’essi acquisiti al patrimonio comunale e tutti in ottimo stato di manutenzione, si trovano in via Platone (occupati illegalmente), in via San Tommaso (affidati da oltre un anno alla Guardia di Finanza ma mai utilizzate). Altri sei appartamenti, da destinare alle associazioni di volontariato, sono invece ubicati in via Antica consolare Campana. In via Marano-Pianura, infine, ci sono ben due appartamenti confiscati alla criminalità che potrebbero – previo espletamento di un bando di gara – fare subito al caso delle famiglie indigenti o sotto sfratto del territorio. Persone, famiglie disperate che ogni giorno fanno la spola tra i servizi sociali del Comune e la sede centrale del municipio.

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