Legionella killer nel napoletano: donna muore dopo sedute di aerosol

Legionella killer miete un’altra vittima. Una donna di 68 anni è deceduta a causa di una patologia respiratoria correlata alla legionellosi, malattia che, pare, abbia contratto durante le sessioni di aerosol.

Il sindaco Giuseppe Aiello ha emanato un’ordinanza che ha imposto l’interruzione immediata delle terapie inalatorie presso un centro abilitato e convenzionato, a seguito della tragica morte della donna. Il provvedimento, datato 18 ottobre, è stato promulgato in risposta a una comunicazione pervenuta dall’Asl Napoli 3 Sud.

Legionella killer nel napoletano: donna muore dopo sedute di aerosol

La notizia ha scosso l’intera comunità, specialmente perché la donna, solo il 28 settembre scorso, aveva sottoposto a esami di routine che non avevano rivelato alcun segno di anomalia. Era in ottima salute. Tuttavia, su indicazione del medico curante, aveva deciso di intraprendere un ciclo di terapie preventive, tramite inalazioni, contro l’otite presso il centro in questione. Questo ciclo si è svolto dal 2 al 7 ottobre.

Il giorno successivo all’ultima seduta, la signora ha cominciato a manifestare difficoltà respiratorie e un aumento della temperatura corporea. Di fronte al peggioramento delle condizioni, è stata ricoverata presso l’ospedale di Sorrento, dove le è stata diagnosticata una polmonite comune. Le è stata prescritta una terapia antibiotica che ha iniziato a seguire a domicilio.

L’11 ottobre, a causa di un ulteriore peggioramento delle condizioni, si è reso necessario un nuovo trasferimento presso l’ospedale di Sorrento, dove la paziente è stata intubata e le è stato avviato un trattamento specifico per la legionellosi. Successivamente è stata trasferita all’ospedale Pellegrini di Napoli. La diagnosi è stata confermata, ma nella tarda serata del 13 ottobre si è verificato il decesso.

Tutti i congiunti della 68enne, a cominciare dal marito, non hanno presentato sintomi associati al batterio. Ad oggi, non è stato dimostrato che la malattia possa essere trasmessa da persona a persona. Tuttavia, si sta ancora aspettando l’esito delle analisi relative alle attrezzature e all’acqua utilizzata per gli aerosol. Solo attraverso queste indagini sarà possibile stabilire un nesso causale tra le terapie inalatorie e la malattia che ha portato alla tragica morte della paziente. Sul caso, l’avvocato della famiglia, Arturo Serra, ha presentato un esposto presso la procura della Repubblica di Torre Annunziata.

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