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Colpo di scena nelle indagini sulla morte di Laura Ziliani, l’ex vigilessa residente nel bresciano ritrovata cadavere l’8 agosto scorso tra la vegetazione nel paese dell’Alta Vallecamonica. Questa mattina i Carabinieri di Brescia hanno tratto in arrestato due delle sue figlie e il fidanzato della maggiore.

L’arresto

Si tratta di Silvia e Paola Zani, 27 e 19 anni, e Mirto Milani, residente quest’ultimo in provincia di Lecco, sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Brescia.

Le indagini

Le indagini avviate dai militari della Compagnia di Breno parallelamente alle ricerche hanno evidenziato numerose anomalie nel racconto fornito dai tre arrestati, inducendo i carabinieri e la Procura a ritenere poco credibile la versione dell’infortunio o del malore in montagna.

Per queste ragioni, a fine giugno, le due figlie e il fidanzato della più grande, sulla base delle preliminari risultanze investigative, erano stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e di occultamento di cadavere.

Per la magistratura gli arrestati hanno dimostrato una “efficienza criminale e una freddezza non comune”. Alla donna fu somministrato un ansiolitico, il bromazepam per stordirla perché l’omicidio sarebbe stato frutto di “una lunga premeditazione” finalizzata ad acquisire il patrimonio. Dopo la scomparsa della donna pensavano che con i soldi avrebbero potuto comprarsi un’auto e andare in vacanza.

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