La mortificazione della scuola in Campania

Per contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile, l’8 novembre scorso, la Camera dei deputati approvava il decreto legge 121/23, meglio conosciuto come Decreto Caivano.

La mortificazione della scuola in Campania

Secondo le nuove disposizioni legislative, i sindaci, i dirigenti e i genitori devono vigilare sull’adempimento dell’obbligo di istruzione. Le famiglie saranno ritenute responsabili anche per le assenze ingiustificate. Oltre a rischiare fino a due anni di reclusione, è prevista la revoca dell’assegno di inclusione.

Nei fatti, le esigenze della scuola vengono però sacrificate in nome degli interessi economici e delle logiche di potere. Alcuni giorni fa, docenti e genitori della S.S. di primo grado “G. A. Rocco” di Afragola hanno protestato, tutta la notte, contro l’accorpamento della loro scuola con la S.S. Mozzillo.

Tale accorpamento porterebbe ad uno scarso controllo su una platea divisa su due plessi, distanti 3 km e alla mortificazione della continuità didattica tra primaria e secondaria che, invece, sarebbe garantita con l’accorpamento con il vicino 1^ Circolo Marconi. Evidentemente, sottolineano docenti e genitori, la politica ha le sue ragioni che la scuola non conosce.

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