Si chiamavano Michele e Giovanni Ascione, rispettivamente padre e figlio, i due uomini morti in seguito al terribile incidente avvenuto ieri, 19 giugno, sull’A14 nel tratto tra Fano e Marotta.
Incidente sull’A14
Entrambi di origine napoletana, padre e figlio – di 56 e 32 anni – lavoravano nel settore della nautica ed erano entrambi titolari di una piccola impresa artigiana del posto.
Ieri si erano messi in viaggio, insieme ad una terza persona, a bordo della loro Lancia Y ed erano diretti a Senigallia per lavoro. In prossimità del casello autostradale di Marotta-Mondolfo, la loro auto si è scontrata – per cause ancora da accertare – contro una Toyota Yaris, che procedeva nella stessa direzione di marcia.
La Yaris ha tamponato la vettura che la precedeva e la Lancia si è più volte capovolta invadendo la corsia di sorpasso. Per l’urto, Michele e Giovanni sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo, piombando sull’asfalto e sono morti sul colpo.
L’identificazione
L’identificazione del 32enne è stata complessa perché il giovane viaggiava senza documenti. Giovanni è padre di due bambini. I corpi sono stati portati all’obitorio di Fano e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Gravissimo anche il terzo passeggero, anche lui operaio originario di Napoli e dipendente dell’azienda di padre e figlio, che è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale di Torrette ad Ancona. È in prognosi riservata. Ferita anche la donna al volante della Toyota Yaris, anche lei trasportata dall’elisoccorso a Torrette e in prognosi riservata, ma le cui condizioni sono meno gravi e non è in pericolo di vita.
I soccorsi
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Fano e i mezzi di soccorso del 118. Le indagini sono condotte dagli agenti della sezione autostradale per i rilievi di legge. Ancora da chiarire la dinamica dello schianto. La viabilità nel corso della mattinata è tornata gradualmente alla normalità e già alle 11,30 non erano più segnalate code né rallentamenti.