Bagnoli. Imponeva la “tassa della tranquillità” a qualunque attività commerciale presente nel quartiere: ormai commercianti e imprenditori vivevano nel terrore, costretti a pagare il pizzo per «non passare guai».

Dopo aver raccolto una serie di prove schiaccianti contro Cristian Esposito, pregiudicato e figlio del boss Massimiliano detto “o’ scognato”, i carabinieri hanno ottenuto dalla Dda di Napoli un fermo, che domani verrà convalidato dal gp. Fermato anche il complice dell’erede, Gianluigi Semplice. A differenza di Esposito, quest’ultimo è risultato ai militari non avere precedenti. Entrambi sono stati accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione e minacce. Solo tre anni fa il figlio del bosso fu fermato dalle forze dell’ordine, accusato di estorsione aggravata e condannato successivamente. Poco dopo fu liberato, dopo aver espiato la pena.

Era Natale del 2014 quando il ragazzo si presentò nel negozio di un commerciante, intimandolo a consegnargli 1.500 euro altrimenti avrebbe “passato un brutto Natale”. Il giorno dopo diruppe nell’esercizio commerciale in compagnia di altre persone. Tutte a bordo di due auto. Fu poi arrestato, con decreto di fermo e poi condannato. Dopo tre anni, a Cristian Esposito spetta la stessa condanna.

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