“Alcuni farmaci inseriti nella terapia domiciliare pare non siano più disponibili”. E’ fortemente preoccupato il professore Antonio Marfella, farmacologo oncologo di Napoli, per la reperibilità di alcuni medicinali utili a ridurre la risposta infiammatoria nei polmoni provocata dal Coronavirus.

Durante la trasmissione Tg Club-Speciale Coronavirus il dottore ha ribadito l’appello lanciato sul web qualche giorno fa.

“La mia preoccupazione è stata quella di assicurare a tutti la disponibilità dei farmaci. Le misure di contenimento stanno andando bene ma purtroppo qualcuno sarà contagio. Ma al momento, a casa, mi risulta difficile reperire alcuni farmaci inseriti come utili per una terapia domiciliare che si è vista essere migliore quanto più precocemente effettuata, però sempre sotto indicazione. Non sono farmaci che vanno presi da soli”, ha spiegato il dottor Marfella in collegamento telefonico nel corso della puntata.

“Vorrei che i farmaci necessari, tra i quali ricordo – oltretutto in carenza nelle farmacie – l’idrossiclorochina, siano disponibili per tutti, anche per gli aventi di diritto, come gli ammalati di artrite.  Questo farmaco sembra essere destinato per le farmacie ospedaliere ma vorrei le garanzie che, in caso di necessità, chiunque abbia febbre da più giorni possa reperirlo indipendentemente dalla possibilità o meno dei tamponi, che abbiamo visto essere eseguiti in tempi non rapidi”, aggiunge il dottor Marfella.

Poi, a fine collegamento, lancia un appello: “Vorrei invitare per questo periodo di aprile di poterlo avere direttamente a casa come stanno facendo in Veneto. E sembra che questa terapia domiciliare fatta in modo precoce potrebbe avere effetti di riduzione dell’intensità della ‘tempesta di citokine’ infiammatorie in grado di condurre a morte i pazienti infettati da covid 19”.

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