Ancora prove e sei nuovi collaboratori di giustizia chiamati a testimoniare contro gli esponenti del clan Mallardo. I pentiti appartengono per la maggior parte ai clan qualianesi e Maria Cristina Ribera, laddove il tribunale accetterà le sue richieste, li interrogherà nell’ambito del processo Caffè Macchiato. Procedimento che vede imputati non solo i fratelli Carlo e Giuseppe D’Alterio, ma colui che è considerato il boss della cosca, Feliciano Mallardo, attualmente detenuto in un carcere di massima sicurezza.

 

La prossima settimana ci sarà una nuova udienza. Il presidente del tribunale dovrà decidere se ammettere le nuove prove prodotte dal pubblico ministero e se accettare la richiesta di chiamare a testimoniare i pentiti dei clan qualianesi. Questo vorrà dire allungare ancora di più i tempi del processo ma a quanto pare le testimonianze dei collaboratori sembrano essere di non poco conto. Maria Cristina Ribera ha già più volte interrogato Giuliano Pirozzi, pentito eccellente del clan, ora, probabilmente, vuole concentrare l’attenzione su altri pentiti che ipoteticamente, hanno avuto rapporti con i Mallardo, in particolare per quanto riguarda l’imposizione del Caffè Seddio, anima di questo processo.

 

Da mesi però resta il mistero non risolto riguardo Feliciano Mallardo e Giuliano Pirozzi. Durante una delle ultime udienze il boss chiese insistentemente di parlare con il pentito. Forse avrebbe voluto un confronto, sta di fatto che il presidente del tribunale non gliel’ha mai concesso. Cosa volesse dire “o’ sfregiato” al pentito non si sa e probabilmente non lo si saprà a breve poiché Pirozzi, almeno per adesso, non sarà più ascoltato in questo processo. Se un giorno si trovassero di nuovo faccia a faccia in un udienza di qualche altro processo,forse il mistero sarà svelato.

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