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Uno armato di fucile, l’altro di pistola. La vendita dei gadget per la festa scudetto del Napoli, ormai imminente, diventa guerra del territorio. Sarebbe questa la ragione della sparatoria avvenuta ieri ad Ercolano, nel corso della quale è rimasto ferito un uomo di 40 anni, ricoverato all’ospedale Maresca con ferite d’arma da fuoco.

Ercolano, vendita dei gadget per il Napoli finisce in sparatoria: un ferito

Secondo quanto riporta Il Mattino, due venditori ambulanti si sarebbero contesi un posto per collocare la propria bancarella su cui vendere magliette e bandiere del Napoli. Ciascuno dei due rivendicava in via del Mare, a pochi passi dagli scavi un posto esclusivo destinato alla vendita dei gadget. Lo scontro è presto degenerato in violenza. Nel corso della lite, uno ha estratto una pistola; l’altro, invece, un fucile. Ad avere la peggio però l’ultimo: il primo infatti fatto partire subito un colpo che ha raggiunto il secondo e l’ha ferito alla mano e all’anca. Immediata la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, dove il 40enne è stato medicato e dimesso. Ora la posizione dei due, già noti alle forze dell’ordine per droga e reati minori, è al vaglio degli investigatori e della Procura di Napoli.

Scene da far west, visto che ciascuno dei due ambulanti portava con sé un’arma da fuoco. Avrebbero persino premuto il grilletto in contemporanea, ma il pistolero sarebbe stato più veloce. Dopo la sparatoria, l’aggressore è cappato. A quel punto, sono intervenuti carabinieri e polizia. I primi sono andati in via del Mare ed hanno trovato il 28enne ferito che hanno subito accompagnato al Pronto Soccorso, gli agenti di polizia, invece, su segnalazione hanno fatto irruzione in un casale di corso Resina, la strada principale in cui si trova l’entrata degli Scavi, ed hanno trovato il pistolero che si nascondeva ed è stato condotto in caserma.

La lotta per i gadget

La vicenda di oggi accende i riflettori anche sul business dei gadget per la festa scudetto del Napoli. Pochi giorni fa un blitz delle forze dell’ordine ha portato al maxi-sequestro di opifici abusivi per la realizzazione di materiale sportivo contraffatto destinato alla vendita. Magistratura e forze dell’ordine hanno segnalato il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata locale in un business che frutterà milioni di euro da qui ai prossimi mesi. Sono già emersi casi di racket imposto da clan locali sulla vendita dei prodotti del Napoli.

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