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Giugliano, Rescigno replica al commissario: “Nessuna risposta contro infiltrazioni criminali”

Rescigno
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“Ho appreso basita le dichiarazioni del Prefetto in pensione attualmente a capo del Comune di Giugliano, il quale, in una recente intervista, ha definito le liste presentate per le imminenti elezioni come un “momento di riscatto” per i cittadini onesti desiderosi di impegnarsi nella gestione della terza città della Campania.

Probabilmente il limitato tempo dedicato alla gestione del Comune, ha impedito al Prefetto in pensione di fare una verifica approfondita dei candidati presenti nelle diverse liste. Tale eventualità appare plausibile, considerata anche la mancata pubblicazione, ad oggi, degli elenchi dei candidati sul sito istituzionale del Comune, in palese violazione delle normative vigenti.

Contrariamente a quanto il Prefetto in pensione sembra voler far credere, l’attenzione della mia Commissione non scaturisce da una presunta mancanza di collaborazione da parte sua (che, pur stigmatizzando), bensì dalla peculiare gravità della situazione di Giugliano, segnata da una preoccupante infiltrazione della criminalità organizzata all’interno delle istituzioni locali, di fronte alla quale non ho riscontrato risposte decise e risolutive.

Invito il Valente a leggere l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dell’ex sindaco di Giugliano. All’interno di tale documento, sono presenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia che attestano chiaramente come specifici individui (oggi candidati in entrambe le coalizioni, sia di centrodestra che di centrosinistra), alcuni dei quali già eletti in passato grazie al sostegno di figure apicali della criminalità organizzata, hanno agito nel loro interesse.

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Se l’attuale guida del Comune di Giugliano, che in passato ha ricoperto incarichi di prestigio rappresentando lo Stato, dovesse riscontrare difficoltà nell’individuare, tra le oltre 1400 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare relativa al clan Mallardo (emessa lo scorso febbraio), i nomi di coloro che oggi figurano nelle liste dei principali partiti di entrambe le coalizioni, mi rendo disponibile a dargli una mano ad individuare le parti in cui questi soggetti vengono esplicitamente indicati come espressione elettorale della criminalità organizzata, preposta alla tutela dei loro interessi.

Inoltre, in risposta alla strumentale polemica sollevata da Valente in merito ai “comandi”, desidero precisare di aver già commentato pubblicamente la delibera con cui egli stesso ha prorogato il comando del dirigente della polizia municipale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per ulteriori sei mesi. È paradossale che, pur riconoscendo nella delibera la criticità del territorio di Giugliano a causa dell’infiltrazione criminale, Valente abbia optato per tale proroga. Invito chiunque a consultare attentamente la delibera: le motivazioni ivi addotte avrebbero dovuto imporre una decisione diametralmente opposta, data la delicata situazione storica e ambientale di Giugliano”.

Comunicato stampa Consigliera regionale Carmela Rescigno.

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