Le sue condizioni erano disperate, buona parte del suo cranio era fracassato. Giuseppe Stefano Di Negro, un architetto di 50 anni, è stato trovato in fin di vita la notte scorsa sul ciglio della strada a Sarzana, in provincia di La Spezia. L’uomo è morto prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Ad allertare i soccorsi, due ragazzi che hanno immediatamente chiamato il 118. Stando ad una prima  ricostruzione fornita dal medico legale, l’uomo avrebbe subìto alcuni colpi alla testa, uno dei quali particolarmente profondo, che potrebbero essere stati inferti con un oggetto contundente. A dare la notizia è Il Mattino. La polizia del Commissariato di Sarzana e la Squadra mobile della Spezia non escludono la pista dell’omicidio.

Al momento la scientifica è alla ricerca dell’oggetto contundente con cui Di Negro potrebbe essere stato colpito alla capo. Disposto l’esame autoptico, che dovrebbe essere effettuato nella giornata di domani. Oltre ai sopralluoghi, la polizia ha ascoltato nuovamente i due ragazzi, unici testimoni del caso, che l’hanno trovato agonizzante.

Di Negro lascia la moglie e una figlia minorenne, che potrebbero essere sentite nelle prossime ore. Intanto l’auto del professionista, parcheggiata a pochi metri di distanza dal luogo in cui è stato ritrovato, è stata sequestrata dagli inquirenti.

Il professionista viene descritto da chi lo conosceva come persona stimata e professionale. Proveniente da una famiglia conosciuta nello spezzino, era un architetto molto conosciuto tra Sarzana e la Lunigiana. Il 50enne aveva collaborato a diversi progetti di restauro, anche legati ad aree pubbliche tra cui il restyling del palazzo delle Poste in piazza Verdi alla Spezia, il recupero del mercato ortofrutticolo di Pallodola, a Sarzana, e gli studi sul parco di Montemarcello Magra, in Val di Vara.

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