Fondi Coesione Fitto De Luca

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dal ministro Fitto riguardante l’accordo sul Fondo di Coesione e Sviluppo (Fsc) in Campania. Ha quindi sospeso gli effetti della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania.

Fitto, le ragioni del ricorso alla decisione del Tar Campania

Fitto aveva presentato un ricorso basato su due argomentazioni principali: la prima sosteneva che il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania non fosse competente a decidere sulla questione; la seconda argomentava che la complessità della materia non permette di stabilire un termine di soli 45 giorni per una decisione.

Il Consiglio di Stato ha confermato la competenza del TAR ma ha accolto l’osservazione sulla complessità, sospendendo i termini precedentemente stabiliti per il 5 aprile. I magistrati hanno inoltre rinviato la possibilità di nominare un commissario ad acta, enfatizzando l’urgenza di trovare un’intesa.

«Ciò significa – spiega una nota del ministero – che non vi è stato alcun inadempimento da parte del Dipartimento per le politiche di coesione e il Sud, e che pertanto non vi sono mai stati i presupposti per ipotizzare la nomina di un commissario ad acta, che lo stesso TAR Campania aveva peraltro indicato come meramente eventuale».

La risposta di De Luca

Da parte sua, il governatore De Luca ha commentato durante la consueta diretta social del venerdì l’ordinanza. «Il Consiglio ha sospeso i termini dopo i quali si poteva nominare un commissario ad acta e ha detto che resta fermo l’obbligo di tutte le parti di addivenire alla celere definizione dell’accordo. Noi siamo pronti come sempre al massimo di collaborazione con tutti e ci attendiamo che si arrivi ad una rapida definizione dell’accordo. – aggiunge – L’udienza pubblica è fissata per il 13 giugno. Ci prepariamo a chiedere al Consiglio di Stato una anticipazione della data per lo meno di un mese perché per fare la programmazione culturale se arriviamo a giugno i tempi non ci sono più e quindi salta la programmazione per il Giffoni Film Festival e il festival di Ravello, ad esempio». «Quello che mi pare importante di questa ordinanza è questo invito importante ad una celere definizione dell’accordo», conclude.

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