Ferdinando Bocchetti
Marano. Senza casco e con l’aria spavalda. Era solito girare in sella ad una moto da cross Andrea Castello, il 31 enne originario di Marano giustiziato ieri sera a Casandrino. Un viavai continuo per le strade del centro storico del città, nei vicoli finiti – a seguito dell’indebolimento del clan Polverino – ormai da circa due anni sotto la giurisdizione degli Amato-Pagano e di quel Mariano Riccio, il giovane e spietato boss assicurato alla giustizia poco più di un mese fa. Castello non aveva un background criminale di primissimo livello; qualche precedente per rapina e droga (aveva obbligo di firma). Ma da qualche tempo – secondo i soliti bene informati – aveva avuto il compito di gestire una piazza di spaccio nel territorio di Melito. In città era conosciuto anche per il suo legame di amicizia con Antonio Ruggiero, 30 anni, anch’egli di Marano, scomparso da due giorni. La sua auto è stata ritrovata poco fa, completamente carbonizzata, nelle campagne di Orta di Atella. I familiari di Ruggiero hanno presentato la denuncia di scomparsa, avvenuta verosimilmente giovedì scorso.

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