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C’è l’ombra della violenza sessuale nella vicenda di Diana Pifferi, la bimba morta di stenti in casa dopo essere stata abbandonata dalla mamma per circa una settimana. A spingere gli investigatori in questa direzione alcuni inquietanti messaggi scambiati via WhatsApp tra Alessia Pifferi e un uomo, classe 1966, residente in provincia di Bergamo, attualmente indagato per corruzione di minorenne.

Diana morta abbandonata in casa dalla mamma, c’è l’ombra della violenza sessuale

Sotto la lente di ingrandimento della magistratura alcune frasi che manifestano l’interesse dell’uomo di coinvolgere la piccola Diana in un gioco a sfondo erotico. L’accusa è che l’uomo e la donna possano essere passati dai messaggi ai fatti. Per questo ieri gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato una perquisizione nella casa del 56enne, su ordine dei pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro. Dettagli raccapriccianti, che aggiungono un ulteriore tassello al puzzle dell’orrore che ha visto morire, in un appartamento del quartiere di Ponte Lambro, a Milano una bimba di 18 mesi.

I messaggi

E’ il 20 marzo scorso, Alessia Pifferi e il 56enne si scambiano messaggi in cui fantasticano un incontro sessuale: “Nudi sotto il piumone…abbracciati…e Diana che dorme”. “Siiii” è la risposta della donna. E poi la richiesta. “Ti piace baciare? Ma posso anche davanti a Diana?”, dice l’uomo. “Certo che puoi”, replica lei. Lui incalza: “Te la senti di stare con me e Diana? O vuoi che porti Diana dalla baby sitter? Dimmi tu“.

Poi alcuni messaggi da parte della Pifferi, fino all’ultima, inquietante richiesta del suo amante: “Voglio baciare anche Diana“. La madre dà il consenso: “Lo farai”. Non è chiaro se poi quell’incontro sia avvenuto o meno e se in quelle modalità. Per questo gli investigatori vogliono vederci chiaro: sotto sequestro sono stati posti i pc e il telefonino del 56enne, per capire se ci sono altri indizi a favore della tesi dell’accusa e se i dispositivi informatici dell’uomo contengano messaggi o immagini pedopornografiche di cui possa essere vittima anche la piccola Diana.

Gli uomini di Alessia Pifferi

I messaggi sotto accusa risalgono alla primavera del 2022, quando per sua stessa ammissione Alessia Pifferi frequentava diversi uomini, lasciando la figlioletta sola in casa, a volte per poche ore, poi per giorno.  Dalle indagini risulta che la frequentazione tra i due fosse continuata fino a maggio. L’uomo di 56 anni con cui la Pifferi si vedeva in quel periodo è sposato e ha una figlia, di lavoro fa l’autotrasportatore e non ha precedenti per abusi su minori.

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