A 11 anni dalla condanna definitiva in Corte di Cassazione, torna in libertà Annamaria Franzoni. La donna, riconosciuta colpevole dell’omicidio di suo figlio Samuele nella villetta di famiglia a Cogneha scontato la pena. La donna è stata informata nei giorni scorsi del suo ritorno in libertà dal Tribunale di Sorveglianza: ha potuto usufruire anche di molti giorni di anticipo per la buona condotta.

I 16 anni di pena inflitta sono stati ridotti a meno di 11 grazie anche a tre anni di indulto, oltre ai giorni concessi per buona condotta ottenuti grazie alla possibilità, per chi partecipa ad opere di rieducazione e reinserimento, di avere 45 giorni di detenzione in meno per ogni semestre in carcere o ai domiciliari.

Franzoni, sempre proclamatasi innocente, era in detenzione domiciliare a Ripoli Santa Cristina, sull’Appennino bolognese, dal Giugno 2014, dopo sei anni di carcere a Bologna.  Aveva già ottenuto il beneficio del lavoro esterno in una cooperativa sociale e alcuni permessi per stare a casa con i due figli, di cui il minore nato un anno dopo il delitto.

Secondo don Giovanni Nicolini, sacerdote che ha aiutato la donna nel suo percorso di reinserimento e recupero, intervistato su Repubblica, Annamaria Franzoni “ha una vita di famiglia e ha ricostruito interamente la sua vita. Quando c’è un rapporto forte e affettuoso con la famiglia di origine, la persona si reinserisce. Conoscere lei, significa conoscere la sua famiglia. Non l’ho mai sentita isolata”.

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