Dopo le immagini che abbiamo mandato in onda ieri sul degrado del Pareo Park, in molti ci hanno chiesto come si è arrivati a questo punto. La Magic World Spa fallisce dopo venti anni di successi imprenditoriali per una richiesta di fallimento effettuata da Equitalia. Nel 2004 un accertamento fiscale aveva ipotizzato un guadagno annuo per il 1999 di 20 miliardi di lire. Una ipotesi assurda per l’amministratore della società, Salvatore Cimmino.

Fallimento Magic World, parla l’ex amministratore

Insomma il parco avrebbe dovuto incassare 20 miliardi a estate, circa 10.000 persone al giorno ad un costo di 20 euro. Dunque Magic World non fallisce per una cattiva gestione ma per un accertamento di natura fiscale. Per anni però il parco continua a funzionare nonostante sia in fallimento.

Alla fine il Magic World viene messo in vendita all’asta per soli 5 milioni. Per essere poi aggiudicato per la cifra 3,8 milioni dalla Partenope Invenstement, insomma intorno ai 19 euro al metro quadro: un prezzo bassissimo. Un assurdo se si pensa che il parco è fallito perché l’agenzia delle entrate pensava che incassasse 10 milioni di euro ogni estate.

Sempre secondo Cimmino l’asta però cosi come il primo accertamento fu alquanto anomala. Secondo l’ex amministratore l’assegno posto a garanzia non era valido cosi come non erano stato rispettate tutte le procedure. Lo stesso Cimmino ha presentato denuncia per le cose che afferma nella nostra intervista, c’è stata però solo un’archiviazione. 

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