Da Giugliano a Modena per mettere a segno un colpo in banca da 140mila euro. Sono stati arrestati due giovani, Nicola Ciccarelli e Luigi Dittatore, entrambi 37enni della Terza città della Campania, per una rapina pluriaggravata ai danni di un istituto di credito, la Unicredit, a nel Comune emiliano.

Da Giugliano a Modena per una rapina in banca da 140mila euro: arrestati due 37enni

I due, gravati da precedenti specifici, sono difesi di fiducia dagli avvocati Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord e Riccardo Ferone del Foro di Napoli. Ciccarelli era stato arrestato in flagranza di reato ed accompagnato presso la casa circondariale di Modena mentre a Dittatore è stato raggiunto stamattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a seguito di complesse indagini svolte dal Commissariato di Polizia di Modena su disposizione della locale Procura della Repubblica.

Il raid risale al 21 luglio scorso, quando i due presunti rapinatori – con volto travisato da berretti e calze nere – dopo aver divelto con un apposito apparecchio la vetrata laterale della Banca Unicredit, si erano introdotti in banca. Entrambi armati di cutter, avevano minacciato i dipendenti, spintonandoli e costringendoli ad aprire la cassaforte dell’area bancomat.

Ciccarelli e Dittatore erano riusciti così ad impossessarsi di tutto il denaro contenuto, per riporlo in un sacco di plastica per l’immondizia, protetto da un ulteriore sacco per trasporto denaro rubato in banca.

Ed è stato proprio mentre i due cercavano di dileguarsi che alcuni clienti del bar vicino, dopo essersi accorti della rapina in corso, si erano lanciati all’inseguimento dei due riuscendo a braccare uno dei malviventi, recuperando di conseguenza anche il bottino che il criminale aveva ancora in mano. L’altro complice, invece, era riuscito a scappare facendo perdere momentaneamente le sue tracce.

Sul posto erano poi intervenuti gli agenti delle volanti della Polizia di Stato e uno dei rapinatori, Nicola Ciccarelli, era stato così bloccato. Sul luogo della rapina erano giunti anche gli investigatori della squadra mobile che, dopo aver avviato le indagini erano riusciti a ricostruire la dinamica e identificare, in un secondo momento, l’altro malvivente in fuga.

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