Grandi novità in Italia. Dopo il primo ok di Aifa sulla somministrazione del vaccino ai bambini di età compresa fra i 5 e 11 anni, arriva la data legata all’arrivo delle dosi: il 13 dicembre. La vaccinazione comincerà con ogni probabilità prima di Natale. Con precisione il 23 dicembre. Sul piano logistico è bene sottolineare che saranno utilizzati gli hub vaccinali preesistenti. Entriamo nei dettagli.

I dettagli: come e perché vaccinare i bambini

Col coinvolgimento di pediatri e farmacie, la somministrazione resterà altamente qualificata per una fascia di età molto delicata se pensiamo alle difficoltà legate alla pandemia ed a tutto ciò che ne è coseguito. Dunque i bambini saranno vaccinati con doppia dose Pfizer ma inferiore a quella utilizzata nei ragazzi dai 12 anni in su. Dunque parliamo di dosi meno “pesanti”. E saranno somministrate con due iniezioni nei muscoli della parte superiore del braccio, a distanza di tre settimane

I bambini che in passato hanno avuto reazioni anafilattiche dovranno restare in osservazione per circa un’ora. Del resto la stessa Aifa ha sottolineato, e non è un dato scontato, l’importanza del vaccino per alcuni motivi. Nel ultimi mesi si sta rafforzando un elemento che non può essere sottovalutato. Il Covid circola fra bambini non vaccinati. E lo testimonia quanto sta accadendo nelle scuole. Ma al dato prettamente sanitario si aggiunge la questione sociale. I contagi causano la sospensione delle attività didattiche con conseguente chiusura dei plessi scolastici (così come accaduto a Caserta) rischiando di “colpire” gli anziani e persone fragili.

Per onor di cronaca va sottolineato che, seppur raramente, non mancano casi di una certa gravità fra gli stessi bambini: gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità mostrano che tra 0 e 9 anni ci sono stati 303.504 casi e 15 decessi. Inoltre attraverso la vaccinazione, altro criterio importantissimo, si ripara i bambini da altri pericoli, data la tenera età, che potrebbero sfociare nel ricovero in terapia intensiva. Insomma, il concetto è chiaro. Vaccinare i bambini resta l’unico strumento di difesa affinché i più piccoli possano tornare a vivere serenamente la propria quotidianità

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