Il governo si prepara ad imporre chiusure mirate sul territorio nazionale.  A confermarlo sono due ministri dell’esecutivo, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, entrambi ospiti del festival del Il Foglio: “Sono ore di riflessione europea, in altri Paesi ci sono situazioni peggiori, noi dobbiamo capire se anticipare delle mosse” in vista di “un dpcm che sarà più restrittivo, non certo di allentamento”, ha spiegato Di Maio.

E la responsabile del Viminale ha chiarito: “Il lockdown è l’extrema ratio”. Per il capo della Farnesina è “naturale” in questa crisi tenere aperta una “cabina di regia anche con
l’opposizione”. E ha poi aggiunto “Ma non credo che, anche coinvolgendo l’opposizione, riusciremo a fermare quella parte minoritaria che fa contestazioni violente. Capisco le proteste, ma due terzi dei Paesi europei perchè è una misura che serve a interrompere la circolazione del virus”.

Di Maio ha smentito le voci di una crisi di governo: “Nella secondo ondata l’Italia deve esser cosciente che è più letale della prima” ed per per questo che “abbiamo bisogno di un governo legittimato che sarà in grado di prendere decisioni rapidamente”. E ha giustificato l’uso dei dpcm in situazioni di emergenza: “Senza dpcm ogni altro strumento avrebbe bisogno di giorni per essere operativo”.

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