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La Cina vede finalmente la luce in fondo al tunnel. Mentre infatti l’Italia si blinda dal resto del mondo per fermare il contagio, la Cina registra un crescente calo di pazienti infetti. A sette settimane dall’esplosione dell’epidemia, infatti, La seconda potenza mondiale ieri ha contato solo 19 nuovi casi e 17 vittime.

Coronavirus, la Cina vicina alla fine dell’emergenza

I pazienti dimessi in Cina ormai sono 1.297, mentre il numero dei casi gravi si è ridotto di 317 unità, a 4.797. La battaglia «continua, ma la vittoria è vicina», ha dichiarato il presidente Xi Jinping. Nella regione dell’Hubei non si registrano più nuovi casi. Tutti i contagiati sono ormai concentrati a Wuhan, epicentro del primo focolaio.

«Una vittoria a Wuhan è una vittoria per l’Hubei, una vittoria nell’Hubei è una vittoria per la Cina», rimarca il premier in un’altra dichiarazione, ripetendo una frase usata in precedenza nei media ufficiali del Partito comunista cinese. A sette settimane dall’esplosione dell’epidemia, in Cina si contano 3.136 morti e 80.754 contagi. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Pechino, nel giorno in cui nel Paese si sono registrati solo 19 nuovi casi e 17 vittime.

L’epidemia del nuovo coronavirus «è sostanzialmente limitata all’epicentro», ha detto il presidente cinese Xi Jinping, nella prima visita dallo scoppio della crisi a Wuhan, città da cui ha avuto inizio l’infezione. Xi ha promesso «una battaglia risoluta per la vittoria nella guerra contro il coronavirus», sollecitando – hanno riferito i media ufficiali – «sforzi decisi, solidi e meticolosi di prevenzione e controllo a difesa dell’Hubei e di Wuhan». Dopo un duro lavoro, la situazione «ha mostrato positivi cambiamenti con importanti progressi».

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