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Condannata la banda delle tabaccherie: sei napoletani responsabili di colpi nel Casertano

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Si è concluso con sei condanne il processo, celebrato con rito abbreviato davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti della cosiddetta “banda delle tabaccherie”, un gruppo criminale composto da uomini del centro di Napoli, accusati di aver messo a segno tre furti ai danni di tabaccherie della provincia di Caserta.

Il giudice ha inflitto pene che vanno da due a quasi cinque anni di reclusione:

  • Ciro Catino Riccardi (classe ’71, residente a Napoli al Corso 4 Novembre): 4 anni e 10 mesi di reclusione (il PM aveva chiesto 5 anni);
  • Ciro Storto (classe ’73, di Vico Limoncello): 2 anni e 2 mesi (richiesti 2 anni e 6 mesi)
  • Luca Gabella (classe ’91, di Barra): 2 anni (richiesti 2 anni e 6 mesi);
  • Giovanni Cacace (classe ’67, residente in via Salaiolo all’Orto del Conte): 2 anni e 2 mesi (richiesti 2 anni e 6 mesi);
  • Davide Antinori (classe ’88, di Giugliano): 3 anni e 6 mesi (richiesti 4 anni);
  • Giuseppe Aristarco (classe ’59): 4 anni e 8 mesi, come richiesto dal pubblico ministero.

Tutti gli imputati si trovano agli arresti domiciliari e sono difesi dagli avvocati Salvatore Impradice, Luigi Poziello, Stefano Vaiano e Giovanna Iodice.

L’inchiesta

L’indagine è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Caserta, su delega della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, e ha permesso di far luce su una serie di furti aggravati commessi nei primi mesi del 2024 ai danni di tabaccherie nel Casertano. Le investigazioni, basate su intercettazioni, attività tecniche e analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno portato all’emissione di ordinanze di arresti domiciliari nei confronti dei sei soggetti, ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata ai furti contro il patrimonio.

I colpi messi a segno

Secondo quanto accertato, la banda avrebbe agito in maniera organizzata, scegliendo con cura le attività da colpire e muovendosi di notte per sfuggire ai controlli. I furti sono avvenuti in tre diverse tabaccherie: San Clemente di Caserta, in via Caprio; San Prisco, in via Michele Monaco; Maddaloni, in via Francesco d’Assisi. Durante i colpi i ladri sono riusciti a trafugare oltre 33mila euro in sigarette e Gratta e Vinci, oltre a 5.500 euro in contanti, per un bottino complessivo di circa 50mila euro.

Un’organizzazione ben collaudata

Gli inquirenti hanno accertato che i sei uomini agivano con ruoli ben definiti: c’era chi faceva da palo, chi si occupava di forzare le serrature e chi di caricare la refurtiva sulle auto utilizzate per la fuga. L’obiettivo era sempre lo stesso: rivendere il materiale rubato, soprattutto sigarette e biglietti “Gratta e Vinci”, nel mercato nero napoletano.

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