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E’ allarme nucleare dalla Cina. L’aumento di radioattività nella centrale di Taishan sta destando preoccupazione nella comunità scientifica e nell’opinione pubblica. Occhi puntati da parte di tutto il mondo sulla regione di Guangdong dove si è registrato il danneggiamento di alcune barre di combustile dell’impianto cinese.

Cina, allarme nucleare: aumento di radioattività a Taishan

Le autorità cinesi cercano di tranquillizzare. L’aumento di radioattività a Taishan, nel Guangdong, sarebbe «nell’intervallo consentito» per le centrali nucleari e «non vi è problema di dispersione radioattiva nell’ambiente».

In una nota congiuta del ministero dell’Ambiente e dell’Amministrazione nazionale per la sicurezza nucleare cinesi, Pechino ammette per la prima volta l’esistenza di criticità. La nota ha spiegato che l’aumento di radioattività è dovuto a 5 barre di combustibile danneggiate. «A causa dell’influenza di fattori incontrollabili su produzione, trasporto, carico e altri collegamenti, è inevitabile una piccola quantità di danni alle barre di combustibile», si legge.

La Cina, però, fino a ieri, aveva continuato ad affermare che i livelli di radioattività intorno all’impianto erano normali. Oggi le prime ammissioni di un fenomeno dovuto a “fattori incontrollabili” durante il processo di fabbricazione, trasporto o installazione nello stabilimento. Le barre di combustibile danneggiate contengono pellet di uranio e forniscono energia nel nucleo di un reattore nucleare. L’aumento della radioattività nell’impianto resta comunque “entro il range regolamentare”.

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