Sarà eseguita questa mattina l’autopsia sul corpo di Andrea De Rosa, il 17enne di Acerra morto dopo essere precipitato dal tetto di un fabbrica dismessa di Casalnuovo. Un esame fondamentale che chiarirà come il giovane sia deceduto.

Casalnuovo, bevuta con gli amici e poi la bravata: così è morto Andrea

Al momento, la pista maggiormente battuta dagli inquirenti – come riporta Il Mattino – sarebbe quella della tragedia dovuta a una “bravata”. Dunque nessuna lite finita male o tanto meno una “challenge” virtuale, una di quelle ingaggiate sui social dai giovanissimi. Sulla vicenda, intanto, indagano i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna sotto la direzione del maggiore Pietro Barrel.

La ricostruzione

Domenica scorsa Andrea si sarebbe introdotto, insieme a due coetanei, nell’area dello stabilimento Eridania, un impianto chiuso ormai da decenni a Casalnuovo. Poi si sarebbe arrampicato sul tetto del capannone e a quel punto il solaio non avrebbe retto il peso e avrebbe ceduto sotto i piedi del ragazzo. Andrea è precipitato così nel vuoto, morendo sul colpo. I due amici che erano con lui hanno assistito alla tragica morte di Andrea e non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.

“Forse aveva bevuto”

Come anticipa Il Mattino, secondo alcuni conoscenti della famiglia del 17enne, che avrebbero ascoltato a loro volta i parenti del ragazzo, sarebbe emerso che Andrea e i due coetanei “avrebbero bevuto qualche bicchiere di troppo prima di entrare nella fabbrica”. Un elemento che al momento non troverebbe riscontro nelle indagini. Non resta quindi che attendere l’esito dell’esame autoptico che potrebbe confermare o smentire se Andrea abbia ingerito alcol prima di arrampicarsi sul tetto di una struttura fatiscente. Al termine dell’autopsia, la salma potrà essere restituita ai familiari per i funerali che, con ogni probabilità, si celebreranno dopo Pasqua.

 

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