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Campania, nel 2024 aumentano le vittime della strada: mortalità in crescita del 18,6%

Campania maglia nera della sicurezza stradale. Nel 2024 sulle strade regionali si è registrato un deciso peggioramento del bilancio degli incidenti, con un aumento non solo dei sinistri e dei feriti, ma soprattutto delle vittime, cresciute del 18,6% rispetto al 2023. Un dato che va in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove nello stesso periodo si osserva un lieve calo della mortalità stradale pari allo 0,3%.

Campania, nel 2024 aumentano le vittime della strada: mortalità in crescita del 18,6%

I numeri emergono dal report Istat relativo al 2024 e restituiscono l’immagine di una regione ancora molto distante dagli obiettivi europei sulla sicurezza stradale, che puntano a dimezzare morti e feriti entro il 2030. In Campania, lo scorso anno, si sono verificati 10.874 incidenti, che hanno causato 261 decessi e 15.386 feriti. Un’emergenza che ha anche un forte impatto economico. Il costo sociale dell’incidentalità in Campania è stimato in 1,3 miliardi di euro, pari a 233 euro per abitante, e rappresenta il 7,2% del totale nazionale.

Secondo l’Istat, l’incidentalità resta particolarmente elevata lungo alcune arterie strategiche: la statale Appia, l’Asse mediano, la Tirrenica inferiore, la statale sorrentina, i tratti autostradali a nord di Napoli fino al litorale casertano e la Tangenziale di Napoli. L’indice di mortalità risulta in crescita nelle province di Caserta, Napoli e Salerno, stabile ad Avellino e in diminuzione a Benevento. La maggior parte degli incidenti continua a verificarsi in ambito urbano: l’75,1% dei sinistri (8.166 su quasi 11mila) è avvenuto sulle strade cittadine, dove si concentra anche quasi la metà delle vittime (127 decessi, pari al 48,7%). Preoccupante anche il dato anagrafico: il tasso di mortalità più alto si registra tra i 15 e i 29 anni (8,4 morti ogni 100mila abitanti), seguito dalle fasce 30-44 anni e over 65 (4,8 ogni 100mila). Alla base degli incidenti, infine, restano comportamenti pericolosi e diffusi. Per l’Istat, le principali cause sono distrazione alla guida, manovre irregolari e velocità eccessiva, che da sole rappresentano oltre un terzo dei casi complessivi (35,4%).

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